Eretto nel XVII secolo come cappella privata dei Conti Bevilacqua, nel 1750, unitamente al castello, è stato oggetto di un radicale intervento di restauro, ad opera di Gaetano Bevilacqua. L’intitolazione passa da S. Antonio da Padova all’Immacolata Concezione.
Nel 1835 Alessandro Vantini cura alcuni adattamenti della struttura, disegna il sarcofago del Conte Alessandro e lo realizza. Viene fatto il pavimento su disegno dello stesso. A Tale scopo vengono mandati a Bevilacqua dei marmorari per la posa dei materiali, provenienti da Rezzato (BS), dove il medesimo aveva avviato una scuola per marmisti.
Nel 1848 le truppe austriache incendiarono il castello, profanarono la tomba del Conte Alessandro e la chiesetta venne gravemente danneggiata. L’azione austriaca fu personalmente voluta dal Fedelmaresciallo Radetzky quale monito punitivo contro la famiglia Bevilacqua per il suo sostegno economico e politico agli insorti della Repubblica di Venezia del 1848.
Nel 1875, su impulso del Generale La Masa, marito della Contessa Felicita Bevilacqua, il castello ed il tempietto vennero restaurati nelle forme odierne dall’architetto Giacomo Franco. La chiesetta venne inglobata in una nuova costruzione dall’ampio timpano sulla facciata, le finestre vennero tamponate e venne aperto un lucernario sul tetto.
Alla morte della Contessa Felicita, nel 1899, vennero tumulati nel tempietto: la madre Carolina Santi, i fratelli, Gerolamo morto combattendo a Pastrengo e Guglielmo, morto nel 1857, il Generale Giuseppe La Masa e la Contessa Felicita stessa.
Secondo le volontà testamentari della Contessa, nel tempietto dovevano essere inseriti i busti marmorei del Generale La Masa, dei fratelli e della cognata oltre al suo. Come da modelli già eseguiti dallo scultore Androni. Il busto marmoreo del padre Alessandro era già stato eseguito dallo scultore Cignaroli di Verona e collocato nella mensola con il suo nome, ma a tutt’oggi risulta irreperibile.
Alcuni lavori di riatto alla struttura vennero compiuti negli anni 60 del ‘900, per consentire l’alloggio alle suore, quando la casetta annessa venne trasformata in asilo d’infanzia,
Degli arredi lignei, dei quadri e della tela che ornava l’altare, nulla è arrivato ai nostri giorni.
Il Tempietto è divenuto di proprietà del Comune di Bevilacqua nel 1974 a seguito dell’estinzione dell’Opera Pia “Asilo di Quiete Bevilacqua – La Masa”.
Nella primavera del 2009, l’Amministrazione Comunale di Bevilacqua, con un intervento radicale a cura dell’architetto Giuliano Ponzilacqua e con il munifico sostegno dell’Amministrazione Regionale, ha ristrutturato l’immobile, riportandolo all’antico splendore.
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Relazione indagine
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ANALISI MATERIALE FOTOGRAFICO
Negli scatti effettuati non sono emerse anomalie degne di nota.
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ANALISI MATERIALE AUDIO
Si allegano, nella pagina del sito, i file dove se ne consiglia l’uso delle cuffie per un miglior ascolto dopo aver letto naturalmente, il titolo dell’audio.
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CHIESETTA – METAFONIA – PRE INDAGINE
Quella che proponiamo di seguito è un’evp rilevata durante una sessione di metafonia svolta con l’ausilio di una radio sintonizzata sulle onde corte (per capirne di più vi consigliamo di leggere la sezione “sperimentazioni – metafonia” del nostro sito. Dopo la voce di Diego che elenca alcuni nomi della famiglia Bevilacqua, c’è quella che sembra essere una voce femminile di infante dire “i nobili”. Si consiglia l’uso delle cuffie.
1 – “i nobili” (1min46sec)
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STANZA ADIACENTE CHIESETTA – PRE INDAGINE
Quella che proponiamo di seguito è un’evp ottenuta nella pre indagine. Si sentirà in sottofondo il rumore ambientale ma vicino al microfono abbiamo registrato un rumore che probabilmente è il cigolio delle assi della scala a chiocciola presente nella stanza. Dopo i primi percepibili rumori, c’è una voce che sembrerebbe essere maschile, dire “passi” e di seguito ancora dei rumori simili a quelli precedenti. Si consiglia l’uso delle cuffie.
1 – rumori + “passi” + rumori (min 12)
2 – colpo su cavalletto (1h8min)
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CHIESETTA – INDAGINE
Quella che vi proponiamo di seguito è un’evp rilevata durante l’indagine. Dopo la frase di Erica “ti recavi spesso a pregare qui?”, si sente un colpo (avvertito da tutti i presenti).
1 – colpo (min 53)